Nel 2004, l’emittente americana Sci Fi Channel mandò in onda, in prima serata, il reality show Mad Mad House.
Il format prevedeva che dieci concorrenti vivessero in una grande villa assieme a cinque “residenti” molto particolari: una strega, un naturista, un moderno primitivo, una sacerdotessa voodoo e un vampiro.
I concorrenti avrebbero affrontato una serie di prove basate vagamente sullo stile di vita degli “alternativi” e in merito a queste giudicati e settimanalmente esclusi fino ad avere un unico vincitore che si sarebbe aggiudicato $100.000. L’audience della prima puntata fu doppio rispetto alle attese iniziali e quasi quadruplo nell’ultima puntata dove fu dichiarata la vincitrice, Jamie Ethridge ballerina esotica di Dallas.
In ogni episodio un residente esegue un rituale che lo contraddistingue e gli ospiti sono sottoposti a prove sempre relative al modo di essere e di vivere dei padroni di casa. Il format è senza dubbio originale e di successo ma la critica è impietosa: il Daily News definì Mad Mad House un "brutto brutto spettacolo" e il New York Times trovò la serie “inquietante e macabra”.
In effetti alcune dimostrazioni furono sicuramente d’impatto: nel quinto episodio Art Aguirre, moderno primitivo, esegue su di sé un rituale di sospensione con ganci attraverso la pelle della sua schiena, pratica molto diffusa tra gli adepti di questa subcultura urbana.
Giusto una settimana dopo, Don Henrie, real vampire californiano, affronta il tema dell’ aimentazione psichica e sanguinaria e davanti agli altri quattro residenti ed ai concorrenti estrae energia psichica da uno di essi e dopo qualche minuto preleva sangue dalla sua compagna e dopo averlo riversato in un bicchiere lo beve sottolineando il fatto che “ad una persona normale quella quantità porta al vomito”.
Il sesto episodio è senza dubbio il più discusso e il piu’ teatrale; gli abiti, l’ambientazione e la musica di sottofondo contribuiscono alla spettacolarizzazione di questa pratica e rendono l’esistenza e gli usi dei real vampires di pubblico dominio. Nel video di questa performance si può notare la reazione dei presenti, mentre i concorrenti assistono stupiti e increduli stranamente la reazione, più forte è da parte dei residenti: "Iya" Ta'Shia Asanti (La sacerdotessa Voodoo) non riesce a nascondere la tensione e guarda Don Henrie “come fosse un assassino” (frase ripresa letteralmente da un concorrente) Fiona Horne (La strega), invece, scarica la tensione attraverso un pianto/riso isterico.
Tra le prove molto significative c’è quella dove i concorrenti interrogati da Fiona sui loro colleghi eliminati, alla terza risposta errata, vengono “impiccati”. In realtà hanno il capo coperto da un cappuccio e cadono in acqua ma questo ricorda i processi alle streghe e le arbitrarie condanne a morte.
Nel febbraio 2004, il National African Religion Congress ha citato in giudizio i produttori di Mad Mad House dicendo che rappresentava falsamente Ta'Shia Asanti come sacerdotessa voodoo. Il gruppo affermò che il suo vestito la identificava come una sacerdotessa di Yemoja della tradizione Ifá del popolo Yoruba. La rete fu costretta ad aggiungere un disclaimer al sito web del programma.
Uno degli episodi piu' forti dell'intero reality.
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