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  • Immagine del redattoreRoxanne Caracciolo

Paranormale: la resa di un grande scettico

Aggiornamento: 7 feb 2021

Il dott. Michael Shermer è editore fondatore della rivista "Skeptic" ("Scettico"), direttore esecutivo della "Società Degli Scettici", ed editorialista mensile per lo Scientific American. Nella sua rubrica, il 16 settembre 2014, egli scrisse: " Non dobbiamo chiudere le porte della percezione, quando esse possono esserci aperte per stupirci nell’imperscrutabile"! Cosa spinse il dott. Shermer, ad aprirsi verso certi argomenti finora osteggiati?

Michael Shermer aveva deciso di sposarsi e gli effetti personali della sua fidanzata erano stati spediti dalla Germania negli Stati Uniti, e tra loro c’era la radio a transistor del 1978 di suo nonno. La ragazza era molto affezionata al nonno, morto quando aveva 16 anni. La radio è stata in silenzio per decenni, e per quanto Shermer ci provasse, non riusciva a farla funzionare di nuovo. La radio prosegui' il suo silenzio nel retro di un cassetto della scrivania nella camera da letto della coppia. Tre mesi più tardi (giugno 2014), prima della cerimonia, la futura moglie di Michael confida al suo imminente marito di sentirsi sola; le mancava la sua famiglia in Germania e desiderava che suo nonno potesse essere vivo per poter accompagnarla all’altare. Detto cio', la coppia si diresse verso il retro della casa attratti dalla musica di una canzone d’amore. Dopo aver cercato un po' invano la fonte della musica, i due scoprono la fonte della melodia. “Non può essere quello che io penso che sia, è vero?”, disse.. “È stata la radio a transistor nel cassetto”. “Mio nonno è qui con noi”, ha detto, in lacrime. “Non sono sola”».

Inoltre la figlia di Shermer aveva sentito la musica provenire dalla radio poco prima che la cerimonia iniziasse, sebbene la coppia sia stata nella stanza pochi istanti prima senza ascoltare nessun tipo di musica. La radio ha continuato a funzionare per tutta la notte di nozze. «Giustamente, ha smesso di funzionare il giorno successivo ed è rimasta in silenzio da allora», scrisse Shermer.





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