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Immagine del redattoreRoxanne Caracciolo

21 dicembre, solstizio d'inverno: la notte piu' lunga

Aggiornamento: 2 gen 2021

E' l'inizio astronomico dell'inverno ma anche un momento di passaggio; l'oscurita' arriva al suo apice per poi cedere lentamente il passo, nuovamente, alla luce.

Si celebra la morte del "vecchio Sole" e la nascita del Sole bambino ma indipendentemente dalla sfumatura che si preferisce dare a questa festa rimane un periodo di morte, di trasformazione ma soprattutto di rinascita.


Celebrando Yule nel nostro tempo portiamo avanti qualcosa che è antico e magico al tempo stesso. E' usanza accendere un ceppo di quercia che poi sara' tenuto durante l'anno per proteggere la casa. Questa antica tradizione di matrice inglese era fatta con un ceppo di Quercia che era tagliato, decorato con aghi di pino e pigne e quindi bruciato nel caminetto per simbolizzare il sole che ritorna. Ricordiamo anche l'importanza della ghirlanda, in quanto simbolo di Yule, perchè rappresenta la ruota che sempre gira e il cerchio senza fine che ogni volta si compie. Insomma, la natura infinita della vita. E' tradizione fare una ghirlanda di vischio e rami di abete per simboleggiare l'antica ruota attraverso cui passavano i pagani dei tempi.


Yule è la festa pagana che celebra l'inizio dell'inverno e la vittoria del buio contro la luce.

Yule è il momento del risveglio e dei nuovi progetti, I cibi tradizionali, le noci, frutti come le mele e le pere, maiale, patate, cipolle. Gli oli essenziali il rosmarino, la mirra e la noce moscata mentre le erbe tradizionali sono l'agrifoglio, il vischio, l'edera, il ginepro, il rosmarino, il pino, la valeriana e la mirra.


Proficuo Yule a tutti!

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