Uno spettacolo itinerante mai uguale al precedente, caratterizzato da libertà di espressione, sessualità e fantasia.
Originariamente ispirato alle visioni di Fellini e alla vivacità decadente dei teatri di Bertolt Brech, Cabaret Bizzarre nasce a Basilea, in Svizzera, nel 2006 e rapidamente conquista i Paesi vicini contando, ad oggi, cinquanta spettacoli diversi dove ci si può immergere tanto in un erotico paese delle meraviglie quanto in un oscuro mondo dei sogni.
Ogni spettacolo mescola infatti, l’arte riscoperta del burlesque alle influenze Fetish/Bondage, la tradizione del circo e del vaudeville a sprazzi horror/goth, il tutto servito dagli artisti piu’ talentuosi ed influenti dell’underground steampunk/gothic. Non c’è mai un insieme fisso, ogni serata è a tema e gli ospiti sono invitati a vestirsi di conseguenza ed essere parte dello spettacolo. Il dress code è ampio e spazia dall’ abbigliamento anni ’20 allo stile dark/vampire.
Se esiste un protagonista fisso nelle esibizioni del Cabaret Bizzarre, questi è la diversità, in ogni sua forma ed espressione.
Nel 2016 Cabaret Bizarre ha deciso di prendere ispirazione per gli eventi futuri dalla grande varietà di tarocchi, al fine di riflettere la diversità di temi, stati d'animo e artisti che influenzano lo spettacolo.
Ogni Cabaret Bizarre è un'altra avventura, un'altra forma di divinazione e celebrazione della vita stessa.
Ogni carta è interpretata e progettata da un artista diverso, riflettendo l'esperienza unica di ogni Cabaret Bizarre.
Ho potuto sperimentare di persona questo progetto artistico nel 2016, a Napoli, nel Museo del Sottosuolo, 25mt sotto la centralissima Piazza Cavour.
Non avevo aspettative, non sapevo come si sarebbe evoluto lo spettacolo per cui optai per il mio solito stile goth con l’aggiunta di lentine a contatto rosso vampiro (e no, niente zanne, mi sembrava eccessivo) e ankh al collo, in bellavista.
Mi aspettavo un dress code più rigido in realtà, il 40% delle persone presenti era in casual ma ricordo benissimo un gruppo di ragazzi in cyberpunk dall’ accento romano, due ragazzi in Victorian goth e molti in steampunk. L’atmosfera suggestiva era garantita già dalla natura del luogo che in effetti, attrae artisti da tutto il mondo. Lo spettacolo che il cabaret bizzarre portò a Napoli era dedicato alla carta dei tarocchi del Sole, un arcano maggiore di buon auspicio, pieno di vita, gioia ed energia.
Ricordo Attilio Reinhardt, “diabolico” e baffuto presentatore, elegantissimo crooner e illusionista dal fascino antico. Fanny Damour, napoletana, che ho conosciuto personalmente, col suo exibit fiabesco e malinconico popolato da dolci creature notturne e Nightmare Vani, di Zurigo, “una spirale negativa di spericolati piaceri”.
Personalmente credo che chiunque si senta coinvolto o sia solo incuriosito da tutto cio’ che viene definito “culture underground” non debba farsi mancare questa esperienza: uno spettacolo fatto di tante esibizioni a tema diverso, in crescendo, dalla fiaba, alla magia, al lato oscuro per cui consiglio vivamente Cabaret Bizzarre, con la speranza di poter tornare presto a goderci i loro spettacoli!
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