La leggenda narra di un delitto commesso in questa villa ora abbandonata alle porte di Roma, a via di Vermicino. Arrivare sul posto è facile, si percorre via di Vermicino dalla Tuscolana, per poi voltare a destra prima del ponte della Roma-Napoli, fare un centinaio di metri e poco dopo ecco apparire la villa abbandonata sulla destra.
Si riconosce per lo stato evidente di abbandono e i murales sulle colonne del cancello. Si narrano molte storie su questo posto, nel 1981 ( da qui prende il nome ), una madre uccise la figlia mentre giocava sull'altalena facendola a pezzi e sotterrandola nel giardino e in vari posti della casa per poi suicidarsi buttandosi dalla terrazza antistante il giardino. Da allora il padre abbandonò la casa. L'altalena non c'è più ma si dice che molte volte appaia dal nulla e che si possa sentire il dondolio della stessa.
Nella casa ora gira sia lo spirito inquieto della figlia che cerca aiuto sia quello cattivo della madre che non riesce a trovare pace.
Il posto suggestiona moltissimo ed è per questo che è difficile raccogliere testimonianze concrete, infatti, le versioni della leggenda e delle apparizioni sono diverse il che rende difficile una ricostruzione dei fatti ben precisa. C'e chi sostiene sia solo una leggenda metropolitana sviluppatasi col tempo e che in quella villa non è avvenuto nessun omicidio e tanto meno suicidio. Il nome Pericolo 81 molto probabilmente deriva dal suo numero civico che si estende dal numero 79 al numero 83.
La villa risulta disabitata dal 1984 a seguito di un eredità. Per tutti coloro che hanno "sentito" le presenze all'interno della casa si tratta semplicemente dei spiriti evocati con i numerosi riti avvenuti all'interno della villa per gioco e non.. ma di sicuro non sono i protagonisti della leggenda.
L'elemento in comune, pero', resta ed e' la presenza di entita' non positive
all'interno della struttura.
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